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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Consapevolezza

Quando una storia finisce, ci vuole tempo per metabolizzare. La mia situazione è un po' più particolare. Io sapevo che prima o poi sarebbe finita. In cuor mio ho sperato, mi sono illusa che sarebbe potuta durare per sempre. Ma sappiamo bene che una storia clandestina o esce alla luce del sole oppure muore. Non mi sento offesa, né arrabbiata. Fino a qualche giorno fa, mi sono chiesta se avessi agito diversamente cosa sarebbe successo, forse avrei dovuto comportarmi diversamente. Ora, invece, sono più consapevole. È così che sarebbe andata in ogni caso. Oggi ho messo a posto i file del mio pc e ho ritrovato una sua foto. Avrei potuto tenerla. Era una foto artistica ma pur sempre di nudo, quindi ho deciso di cancellarla. Così ho dato il mio addio alla storia passata. Senza rancori, senza rimorsi. Premendo "canc", ho compreso che ho superato il tutto. Non dimentico il passato, nemmeno un particolare. Non dimentico, ma richiudo tutto in una scatola e vado avanti. Ques
Non riesco a non perdermi nei suoi occhi azzurri. Quando mi guarda, mi imbarazzo e credo di arrossire. Ha uno sguardo profondo e quando mi fissa, ho paura. Ho paura perché non riesco a comprendere i suoi pensieri.

Persone sole

Nell'era della tecnologia e della comunicazione, le persone sono così distanti. Sono sole e non se ne rendono nemmeno conto. Molte sentono un vuoto e non si rendono che quello che dovrebbero avere è una persona vicino. A me spesso capita di sentirmi accerchiata, placcata, perseguitata. Devo spegnere il telefono, squilla troppo. Io so di avere bisogno il contatto con le persone. Ho bisogno di ridere, scherzare, parlare. Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno semplicemente di guardare un film e poi commentarlo. Ho bisogno di un abbraccio. Altre volte, invece, ho il forte bisogno di stare sola. Quando mi sono aperta al mondo, odiavo la solitudine. Sentivo la necessità di stare sempre in compagnia. Forse, perché non volevo ascoltare le voci nella mia testa. Non stavo bene con me stessa e dovevo sempre distrarmi. Ho intrapreso uno stile di vita per il quale devo sempre stare con persone, vedere persone, parlare con persone. Sono satura. Per questo, quando stacco la spina, mi stacco dal mon

Io

È così che va il mondo. Gli amori nascono, vivono, crescono e poi muoiono. La passione è un fuoco ardente che poi lentamente si spegne e alla fine non rimane che cenere. Non è un fallimento o una sconfitta. È la realtà. Semplicemente, tutto prima o poi ha una fine. Bisogna prenderne atto. Bisogna esserne consapevoli. Bisogna saperlo fin da subito. Non per questo, non ne vale la pena. Ne vale la pena, sempre (o quasi). Mi piace seguire i miei istinti. Mi piace seguire la mia passione. Mi piace non resistere. Mi piace amare le persone. Mi piace farle stare bene. Quindi non rinnego niente. Ho avuto i miei sensi di colpa, mi tengo anche quelli. Io, però, rifarei tutto quanto. Dal primo bacio all'ultimo. Arriverei fino ad oggi, in cui mi guardo allo specchio e mi dico che, tutto sommato, non è ancora arrivato il giorno di buttarmi via. Mi guardo allo specchio e mi dico che sono una persona migliore rispetto a ieri perché ho imparato delle cose. Ho appreso fin troppe ovvietà. Se un u

Elaborazione

Questo fine settimana credo che lo ricorderò per sempre. Il mio compagno di viaggi e di avventura è venuto a mancare. Non è una persona, è semplicemente il mio gatto. Anni di vita insieme, mi hanno segnata. Ci siamo conosciuti, o meglio io ho imparato a conoscere lui. È stato terribile. Mi è morto tra le braccia. L'ho coccolato fino al suo ultimo respiro. L'ho visto entrare in coma, ho cercato disperatamente di salvarlo, ma il veterinario mi ha detto che al massimo si poteva tentare con una flebo. Sapendo che in ogni caso non avrebbe sofferto, non sono riuscita a fargli la puntura. Ho scelto la vita, ma alla fine ho solo procrastinato di un paio d'ore. Quello che mi rincuora è che lui è stato amato fino all'ultimo respiro. Dalla sua nascita fino alla fine. Sempre insieme. Mi rendo conto solo ora quanto sia stata egoista nel non scegliere la puntura. L'ho fatto perché in quei minuti, mi sono immaginata la mia vita senza di lui, e non volevo. Non volevo che mi abbando