Persone sole

Nell'era della tecnologia e della comunicazione, le persone sono così distanti. Sono sole e non se ne rendono nemmeno conto. Molte sentono un vuoto e non si rendono che quello che dovrebbero avere è una persona vicino.
A me spesso capita di sentirmi accerchiata, placcata, perseguitata. Devo spegnere il telefono, squilla troppo.
Io so di avere bisogno il contatto con le persone. Ho bisogno di ridere, scherzare, parlare.
Ho bisogno di silenzio. Ho bisogno semplicemente di guardare un film e poi commentarlo. Ho bisogno di un abbraccio.
Altre volte, invece, ho il forte bisogno di stare sola. Quando mi sono aperta al mondo, odiavo la solitudine. Sentivo la necessità di stare sempre in compagnia. Forse, perché non volevo ascoltare le voci nella mia testa. Non stavo bene con me stessa e dovevo sempre distrarmi.
Ho intrapreso uno stile di vita per il quale devo sempre stare con persone, vedere persone, parlare con persone. Sono satura.
Per questo, quando stacco la spina, mi stacco dal mondo e dalle persone. Alle volte ho bisogno di stare sola. Ho bisogno di stare solo con me stessa.
Mi spiace non provare più l'emozione di aprire e leggere una lettera.
In tutta la mia vita, solo una volta ho ricevuto una lettera d'amore. Lo ammetto, mi piacerebbe riceverne una. Lo ammetto, mi piacerebbe un giorno rientrare a casa e trovare una lettera.
A differenza di un messaggio o di una mail, la lettera è più personale. La lettera è più ragionata, coinvolge di più la persona. Lo schermo spessi si pone non come un foglio bianco ma come un muro. Lo schermo pone una distanza, non solo tra gli individui, ma tra l'uomo e la sua umanità. La lettera invece avvicina. La lettera avvicina l'uomo e i suoi sentimenti.
Non dico che la tecnologia sia malvagia, anzi. Ritengo però che questo mondo, con la scusa dei social network, si stia riempiendo di persone sole.

Commenti

Anonimo ha detto…
La domanda è: ma ci sarà ancora qualcuno capace di scrivere con una penna?

Curiosamente, nel mio caso, i social sono riusciti a farmi conoscere persone interessanti che, per un certo periodo, hanno popolato la mia vita non solo virtuale.
Usato nel modo giusto è utile per conoscere persone che mai avrei avuto modo di incontrare nella mia vita e spesso ne è valsa davvero la pena.

Anche io credo di avere ricevuto solo una lettera più o meno d'amore...era il secolo scorso però.
E si, concordo: una lettera è sicuramente più intima di un'email...come un libro è più emozionante di un ebook...
Si sacrificano sensazioni sull'altare della praticità...ma io continuo a scrivere con le stilografiche quando posso, meno pratiche delle biro ma vuoi mettere il piacere...
Magnoli@ ha detto…
E che facciamo troppo abuso della tecnologia. Ci ha travolto e manipola la nostra vita, sebbene spesso molto utile.
Ciao Madame.
Magnoli@ ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lazlo ha detto…
La solitudine è un'amante discreta, silenziosa. Una condizione obbligata. Possiamo davvero dire di non essere soli? Chi o cosa può davvero sollevare il velo della solitudine e guardare negli occhi la nostra essenza più profonda? E' un vuoto Madame la solitudine. Più volte ho tentato di riempirlo, di colorarlo, invano. E' un freddo profondo e cavernoso che ti gela la punta dei piedi e delle mani, la nuvola di vapore caldo che esce dalle labbra d'inverno. Inutile lottare, non resta altro che la resa, l'abbandono. Solo così possiamo riempire quel vuoto, precipitando.
Sta piovendo, sento il rumore delle gocce cadere, ognuna nella sua solitudine precipitare trasformandosi in un fiume impetuoso che scorre all'unisono. Per un momento, solo per un momento, fino a che la solitudine non avrà il sopravvento, di nuovo.
Sono attimi Madame, spesso veloci e fugaci alle volte più lunghi e tortuosi, ma pur sempre attimi.
La solitudine è un paradosso, e solo tramite essa possiamo davvero avvicinarci a noi stessi e predisporci ad incontrare le parti di noi mancanti. Solo per un attimo, il tempo di un bagliore improvviso, di una carezza, di un abbraccio, di un amplesso, di uno sguardo, di un profumo.
La solitudine è una continua ricerca e un divenire incessante.

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