Non ho sonno questa notte. Forse è il caldo. Forse è la giornata intensa. Sarà che sto invecchiando, ma mi capita di rado di dormire e sentirmi riposata. Mi capita di rado di riuscire ad andare a dormire presto. Oltre a tutto questo mi chiedo se nella mia vita ho fatto le scelte giuste. Non mi piacciono più tanto le mie amate riunioni inconcludenti. Più che altro, non mi sento valorizzata. È chiaramente un mio problema perché non sopporto quando le persone mi danno torto o, peggio, non mi ascoltano nemmeno. Trovo una certa soddisfazione nel comandare, o meglio, quando con una equipe di lavoro si parte da una mia idea. In questi mesi, mi sono resa conto che lavoro con una marea di persone incompetenti ma pieni di arroganza e con la credenza di avere la verità in tasca. Purtroppo, la mia morale di essermi presa un impegno, mi obbliga ad andare avanti. Dubito, però di andare avanti e proseguire. Una volta finito il lavoro, non credo di essere all'altezza e continuare. Non ho proprio p...
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Ciao Belle!
Non importa che tu sia giovane o vecchia. Non importa se sei spettinata o se sei senza trucco. Non importa se sei di corsa. Non importa se sei in tuta oppure in tailleur. Non importa che tu sia magra o grassa. Non importa nemmeno che tu sia bella o brutta. Non importa che tu sia felice o che tu abbia avuto una pessima giornata. L'importante ed essenziale è essere donna. Per te, ci sarà sempre un muratore albanese pronto ad urlarti "ciao bella". Detto sinceramente, fa bene allo spirito, pur sapendo che lo dice a tutte quante. Ci fa bene sentircelo dire, soprattutto nei giorni indaffarati, nei giorni in cui ci sentiamo uno schifo, in quei giorni in cui va tutto storto. Quel "ciao bella" detto chissà per quale motivo a tutte quante, è il miglior regalo che un uomo possa fare ad una donna. Io credo che i muratori sappiano che siano senza speranza e credo che non si aspettino nulla dalle passanti, ma in ogni caso lo urlano lo stesso. Carissime donne, non so quante...
Elaborazione
Questo fine settimana credo che lo ricorderò per sempre. Il mio compagno di viaggi e di avventura è venuto a mancare. Non è una persona, è semplicemente il mio gatto. Anni di vita insieme, mi hanno segnata. Ci siamo conosciuti, o meglio io ho imparato a conoscere lui. È stato terribile. Mi è morto tra le braccia. L'ho coccolato fino al suo ultimo respiro. L'ho visto entrare in coma, ho cercato disperatamente di salvarlo, ma il veterinario mi ha detto che al massimo si poteva tentare con una flebo. Sapendo che in ogni caso non avrebbe sofferto, non sono riuscita a fargli la puntura. Ho scelto la vita, ma alla fine ho solo procrastinato di un paio d'ore. Quello che mi rincuora è che lui è stato amato fino all'ultimo respiro. Dalla sua nascita fino alla fine. Sempre insieme. Mi rendo conto solo ora quanto sia stata egoista nel non scegliere la puntura. L'ho fatto perché in quei minuti, mi sono immaginata la mia vita senza di lui, e non volevo. Non volevo che mi abbando...
Commenti
Ciao Madame.
A presto mia cara.
mi piace sopratutto quando sono al mare.