Lui

Ho sempre considerato la dolcezza qualcosa di intimo e personale. Ciò che per qualcuno è dolce per altri può essere sdolcinato oppure romantico. Per altri può essere tenero per altri rude. Non saprei esattamente definire la dolcezza. Molte volte la dolcezza che ho ritrovato nelle persone la definirei quasi ipocrisia e per questo ne ho preso le distanze. Eppure, lui, per quanto si offenda e lo neghi, per me è dolce. Non quel dolce sdolcinato o nauseante come una torta di zucchero ricoperta di zucchero. Lui è per me una torta di mele, dolce al punto giusto che non ti nausea e che ti fa venire voglia di mangiarla tutta quella torta, fetta dopo fetta, solo perché è troppo buona e non riesci a smettere. È quel dolce spontaneo, quasi inconsapevole, se vogliamo dirla tutta.
Lui è dolce quando facciamo l'amore e mi tiene le mani intrecciate alle sue. È stato dolce le prime volte che mi ha toccato i seni, le mani erano tremolanti e delicate, quasi con la paura di farmi male. A volte, è dolce il modo in cui mi guarda. È dolce il modo in cui ride e sorride. È dolce il modo in cui mi accarezza. Riesco persino a trovarci della dolcezza quando mi prende con forza. Forse confondo dolcezza con tenerezza, ma forse la verità è che per me sono sinonimi e non riesco a dividere le due sfumature. È dolce il modo in cui si concentra nel fare le cose. È dolce quando si preoccupa per gli altri. Ai miei occhi è sempre parso così. È dolce nel negare la sua dolcezza. Mi piace la sua dolcezza perché non è visibile subito, bisogna conoscerlo, anzi, bisogna proprio studiarlo attentamente prima di scovarla. Così come il suo lato oscuro. Forse è per questo che mi piace tanto. Perché non è una persona semplice come sembra. Più lo si conosce e più si scoprono cose nuove, e per comprenderlo bisogna avere pazienza e anche un po' di delicatezza. Non è una una di quelle persone che si aprono facilmente, anzi. Ci conosciamo da tanto tempo e credo di conoscerlo abbastanza bene, eppure sono tanti gli aspetti a me sconosciuti. Ha come una stanza buia chiusa a chiave che non vuole mostrare a nessuno e in tutti questi anni, non l'ha mai aperta. Forse è un amore tradito, forse la perdita di qualcuno, non lo so. Vorrei scoprirlo? Certo. Ma piano, piano. Senza fretta e solo se lui vorrà. Ci sono aspetti della nostra vita che non possiamo divulgare alla prima persona che passa. La fiducia totale si costruisce e non si può pretendere. Potrei anche vivere tutta una vita insieme a lui senza mai svelare il mistero. Poi chi lo sa, potrei anche scoprire che mi sbagliavo ed ero io a vedere ciò che non c'era.
Più ci penso, più mi rendo conto di quanto tempo io trascorri a pensarlo. Ho un'attrazione verso di lui che non riesco a spiegare. Lui mi piace. Mi piace tanto e mi piace tutto.

Commenti

Anonimo ha detto…
Comprendo tutto questo tuo scritto. In verità questi uomini un po cosi sono come certe donne impossibile a non amare.
Anonimo ha detto…
E se è ricambiato (e, non per presunzione, ma so per certo esserlo), prendilo, custodisicilo accanto a te, esattamente come lui farebbe con te, essendo per lui tutto ciò che di più prezioso (e dolce?) esista.
E se la porta chiusa non si aprirà, usa un piede di porco. Non lo recepirà come un'invasione di campo, ma come il desiderio di desiderarlo.
Perché anche lui ti pensa e non riesce a farne a meno. Si ritrova solo quando sta con te. Non fartelo sfuggire.

M.
Magnoli@ ha detto…
sto capendo che certe attrazioni possono essere straordinarie e dannose allo stesso tempo.....
ma tu non considerare cio' che ho scritto.
ciao Madame

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