Avete mai provato la sensazione di non essere al posto giusto? Di sentirvi inadeguati? Vi siete mai sentiti in imbarazzo per il disagio che stavate provando nello stare con persone con cui non volete stare?
Di recente, mi capita spesso. La vita mi porta a frequentare persone superficiali, con cui devo fare discorsi superficiali e di cui non mi interessa molto. Prediligo le discussioni accese, il gioco di parole oppure ridere del disagio e della stupidità della società e/o delle persone. Mi piace stare con persone alla mano, che non fanno caso al luogo in cui si trovano. Che non devono per forza andare a questo o quell'evento per sentirsi qualcuno. Mi piace trascorrere il mio tempo con persone, lasciatemi passare il termine, vere.
Ultimamente, ho accantonato le uscite con gli amici di una vita e questo un po' mi dispiace. Purtroppo, ognuno ha la sua quotidianità e viene difficile trovarsi. Mi ritrovo a frequentare alcune persone che non trovo antipatiche, ma che non trovo interessanti. Mi piace la semplicità, ma non tollero la superficialità. Preferisco mille volte stare a casa, intorno a un tavolo, un paio di birre, una bottiglia di vino e gli amici di sempre. Gli amici di sempre che mal tollerano il caos, le persone esattamente come me.
Guardo le persone intorno a me, la sensazione che provo è riassumibile in una: nausea. L'essere umano mi crea disgusto. Non per il fisico, sia chiaro. Non voglio andare oltre, magari in un altro post.
Il legame mentale o si instaura subito o non si instaura. Ed io sono stanca di ascoltare. Sono stanca di comprendere. Voglio ridere e voglio essere compresa. Voglio fare una battuta stupida ed essere circondata da chi quella stupidità la capisca.
Non voglio discorsi noiosi sul calcio, su vestiti, moda o discorsi superficiali di temi che non si conoscono.
Voglio indossare i peggio vestiti e sentirmi a mio agio. Voglio essere al mio posto. Sentirmi al mio posto

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