Mestruazioni e digressioni

Io non ho problemi a parlare di mestruazioni, ne parlo come di una cosa normale anche se mi rendo conto che gli uomini spesso si trovano a disagio.
Quando facevo le medie e i primi anni di superiori era sempre un trauma. Ci si nascondeva l'assorbente "per non fare capire" quando si andava in bagno. Poi ho smesso. Perché nascondermi? Non è mica colpa mia. Non ho scelto io di essere donna. Perché vergognarmi di avere il ciclo?
Poi le varie dicerie, tra il non farsi la doccia al solo non lavarsi i capelli "perché si bloccano". Ben presto capii che erano solo usanze derivanti dal cattolicesimo durante il Medioevo.
In adolescenza, aspettavo e bramavo quel periodo: riuscivo meglio negli allenamenti. Non avevo tanto male e poi duravano solo tre giorni.
Non ho mai avuto dolori forti, a parte mal di schiena durante il pre-ciclo. Il primo giorno, invece, ho sempre avuto una forte sonnolenza, ma questo penso sia dovuto all'anemia e alla forte mancanza di ferro.
Come donna, posso ritenermi abbastanza fortunata.
È da un paio d'anni, forse uno e mezzo, che ho sintomi premestruali più accesi, il ciclo abbondante e a volte doloroso. Ho la nausea, mal di schiena e alle ginocchia, ho dolori alle ovaie che preferirei la morte, a volte mi sembra di avere sintomi febbrili e influenzali. Inoltre mi rendo conto di avere sbalzi d'umore oltre che di calore. Non dura più tre giorni ma sette.
Tutto questo penso sia dovuto allo stile di vita più sedentario rispetto a quello "da giovane" più movimentato. Il problema è che devo relazionarmi con le persone e avere questi sbalzi rende tutto complesso. Ho provato a trattenermi, per esempio a tenere la rabbia, non rispondere se ciò che penso sono insulti, ma a volte non riesco. A volte questo provoca gastriti. Insomma, non è semplice per me vivere in quella settimana.
Ciò che allevia il mio dolore e sofferenza è il caffè. Se posso, anche se non è particolarmente indicato, mi anestetizzo con l'alcol. Vero, potrei prendere medicinali, ma non mi va. Fanno sparire il dolore ma aumentano il flusso e per questo cerco di evitare.
Stavo valutando l'idea di prendere la pillola anticoncezionale, ma non so quanti benefici ne potrei trarre. Credo che dovrei parlarne con il medico e valutare gli effetti collaterali. Insomma, vada per avere le tette più grosse, ma la cellulite e le smagliature vorrei evitarle. Senza contare che vorrei capire se rischio di avere meno lubrificazione durante l'eccitamento.
Molte mie coetanee la prendono da anni come fosse una caramella, ma l'idea di dipendere da un medicinale di cui posso fare a meno, mi disturba. Lo ammetto: come ho paura dell'effetto di alcune droghe ho paura anche di questi farmaci. Una volta che hanno fatto il loro danno non si torna indietro. Senza contare che sto invecchiando e quindi la mia lubrificazione potrebbe ridursi perché non più fertile. Certo si parla di anni e anni, ma io ci tengo ai miei orgasmi e alla mia vagina accogliente.
Ho capito. Vado a parlare con il medico. Vado a fare un controllo. Ma credo che rimarró con il mio dolore e con il mio ciclo di sette giorni. Potrei pensare di fare l'eremita in quei giorni così da non uccidere alcuno.
Alle volte penso che vorrei essere un uomo, ma pensandoci avrei comunque le mie paranoie e problemi. Il pene troppo lungo, troppo corto, l'impotenza, l'eiaculazione precoce, la prostata. Fosso un uomo etero avrei a che fare con la vagina e farle provare piacere con mani e lingua non è così semplice. Le donne non sono tutte uguali, così come le loro vagine.
Sì, insomma, credo che in ogni caso non sarei contenta. In fondo, credo che il problema sia nell'essere umano. Fossi un animale in cattività, la mia vita sarebbe più breve sicuramente, ma meno problematica.

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