"Ci aggiorniamo domani" vuole tutta la verità e nient'altro che la verità. Come biasimarlo. Anche io vorrei la verità, fossi in lui. E vorrei che mi venisse detta e non scritta. Anche se dolorosa.
Perché ho scelto di tornare sui miei passi? La motivazione è più semplice di come sembri, in realtà mi sono data tante versioni. Dalla sicurezza dell'abitudine alla tranquillità, dal non sapere dove andare al mi è mancato davvero. Amore è una parola sopravvalutata, secondo me e ultimamente non penso sia stato il centro della mia vita. Se avessi scelto l'amore rischiando di finire sotto un ponte, ora sarebbe tutto diverso.
La verità è che seppur mi vanto di non avere influenze esterne, in questi due mesi mi sono sottoposta a più stress di quello che potessi sopportare, ma questo nessuno lo considera mai pensandomi. Perché io sono forte. Io ho le spalle larghe. Perché io allegra.
Ma mi bastano le dita della mano sinistra per contare le volte che mi hanno posto la domanda "come stai?" con la vera intenzione di sentire la risposta. Io sono quella che risolve problemi e non li crea. Sono quella che ascolta e che dà consigli, non quella che parla di sé. Vero, i miei problemi non sono reali, sono tutti nella mia testa, me me rendo conto, ma ci sto comunque affogando dentro e non vedo alcuna mano tesa ad aiutarmi.

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